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Ripartono gli eventi al Castello Arechi l’undici marzo uscito il bando per l’asegnazione degli spazi

La Provincia di Salerno, intende avviare una procedura tramite e-procurement in modalità ASP (Application Service Provider) ai fini di affidare la concessione dei locali del Castello Arechi per l’esercizio dell’attività di somministrazione di alimenti e bevande e il servizio di sorveglianza, pulizia e supporto tecnico per 6 anni con opzione di rinnovo.

Sono ammessi a partecipare alla presente procedura di gara, gli operatori economici iscritti nel registro tenuto dalle “Camera di commercio industria, artigianato e agricoltura” per attività pertinenti con il presente appalto e che siano regolarmente iscritti sul Mercato elettronico della P.A. (MePA), ove siano espressamente abilitati a presentare offerte nel Bando “Servizi”, Area Merceologica “Ristorazione”, classe merceologica “Ristorazione collettiva-Mepa”, CPV 55310000-6 – Servizi di ristorazione con cameriere, che inoltre siano in possesso dei requisiti di ordine generale, tecnico e professionale, ed in assenza delle cause di esclusione previste dal Codice degli Appalti (D.Lgs. 36/2023). L’appalto verrà aggiudicato in base al criterio del prezzo più alto.

L’avviso di preinformazione è stato pubblicato oggi sul sito della Provincia di Salerno nella sezione Bandi di gara e contratti. L’amministrazione provinciale di Salerno a lavoro per valorizzare al massimo il Castello Arechi partendo da una nuova gestione che possa permettere al sito di via Croce di restare bene pubblico per essere ammirato dai tanti visitatori che ogni giorno raggiungono la città capoluogo. Ad annunciarlo il consigliere provinciale delegato alla Cultura Francesco Morra anticipando di essere a lavoro per il nuovo bando relativo all’affidamento di uno dei siti storici per il capoluogo di provincia. «L’obiettivo è di cercare di conservare il più possibile il luogo pubblico, di dare fruibilità a cittadini e turisti che arrivano a Salerno – ha dichiarato il consigliere provinciale Morra – Stiamo ragionando con il Comune di Salerno, territorio che ospita il Castello Arechi, per costruire un percorso di valorizzazione e riqualificazione, soprattutto cercare di incentivare il turismo partendo proprio da questa struttura». Nei giorni scorsi, infatti, ad accendere i riflettori sulla necessità di riqualificare il Castello Arechi, uno dei simboli storici di Salerno è stato il presidente del consiglio comunale Dario Loffredo: «Il Castello di Arechi rappresenta uno dei fiori all’occhiello del nostro territorio. Sono fermamente convinto, da tempo, che sia una risorsa da valorizzare meglio, come accade in tante altre realtà dove siti di interesse storico-artistico molto meno suggestivi vengono promossi con grande attenzione. La prima cosa da fare è quella di potenziare i trasporti e di rendere attrezzato e molto più fruibile il sentiero pedonale dedicato agli amanti delle passeggiate. Inoltre occorre prevedere un intervento manutentivo per l’area verde circostante, in modo da evitare che le alberature possano causare danni o disagi. Per questo, come amministrazione comunale, abbiamo già avuto due incontri con la Provincia ed altri ancora ce ne saranno per portare a termine questo ambizioso progetto. Il passaggio successivo sarà quello di coinvolgere gli operatori turistici», ha detto infatti il presidente Loffredo annunciando il suo impegno. Intanto per Morra quella di ieri è stata anche l’occasione per un bilancio di fine estate dopo la decisione di Palazzo Sant’Agostino di aprire beni di propria competenza nei giorni festivi per incrementare il turismo sul territorio e permettere così ai tanti turisti di conoscere le meraviglie della città: «Il presidente Alfieri e l’amministrazione provinciale di Salerno ha voluto programmare una serie di iniziative nel periodo estivo per cercare di dare un impulso importante ai turisti giunti sul territorio in particolare con la valorizzazione di alcuni beni culturali aperti anche durante i giorni festivi come il Castello Arechi, la pinacoteca provinciale, il museo archeologico provinciale e il museo all’interno della Certosa di Padula che hanno registrato numeri importanti – ha detto infine Francesco Morra – Inoltre, con il flusso dei croceristi presenti in città abbiamo dato l’opportunità di visitarli, in un periodo in cui si ha difficoltà a garantire apertura e chiusura. E ringrazio i dipendenti che hanno reso possibile questo servizio garantendo l’attività di apertura e chiusura dei siti provinciali». 

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