Il penultimo film in concorso della sezione + 13 del Giffoni film festival è stato capace di arrivare al cuore sia dei giurati che dei giornalisti presenti in sala.
Young Hearts è il primo lungometraggio del regista belga Anthony Schatteman. Fra i suoi lavori precedenti, il cortometraggio d’esordio Kiss Me Softly (2012) che si può considerare prodromo del film attuale.
L’autore belga ha spesso raccontato storie queer con giovani ragazzi protagonisti. Schatteman ha sempre affermato la sua necessità di riportare sullo schermo racconti legati alla sua giovinezza per voler compensare la mancanza di narrazioni a tema di quando lui affrontava la sua maturità. Rispetto ai suoi lavori precedenti, nel lungometraggio i protagonisti sono due ragazzi molto giovani.Young Hearts è stato premiato alla Berlinale 2024 con la Menzione Speciale della Kinderjury nella sezione Generation Kplus. La proiezione è avvenuta il dove la proiezione è avvenuta il 17 febbraio.
Il quattordicenne Elias incontra il suo nuovo vicino di casa, Alexander, ad anno scolastico iniziato. Alexander è un ragazzo di Bruxelles, alla parvenza sicuro di sé e testardo, e i due diventano subito amici. Durante una conversazione, Alexander confida a Elias di essere stato innamorato di un ragazzo. Elias si diverte a passare del tempo con Alexander, ma tiene segreti i suoi sentimenti crescenti. Ha paura delle reazioni delle altre persone, oltre che di affrontare questo nuovo lato di sé, sconosciuto finora.
Il giovane protagonista finisce per ingarbugliarsi in una serie di bugie e azioni contrastanti, fino a quando decide di allontanarsi da Alexander. Tuttavia, dopo una conversazione toccante con suo nonno, che parla dell’amore che provava per sua moglie defunta, Elias capisce che l’amore è troppo prezioso per essere lasciato sfuggire. Decide quindi di trovare un modo per riconquistare Alexander. Il film vuole dimostrare la bellezza dell’amore libero e puro, come tutti quegli amori che riescono ad esserlo perché liberi e non bloccati da un adulto, ma, bloccati solo dalla paura di chi lo vive. Questo film è un viaggio interiore che parte bloccandosi su varie domande del protagonista, sono domande che trovano una loro risposta solo quando, dopo un periodo passato dal nonno, il protagonista riesce ad esternare il proprio sentimento al mondo e quindi non è costretto a nascondersi più.