Nuova incursione dei vini sardi della Romangia in terra flegrea per Degustì, il tour dei sapori in circolo a cura della Luigi Castaldi Group. Dopo la tappa di gennaio al Family Nest, alle falde di Monte di Procida, mercoledì 27 febbraio è toccato al locale Capo Horn di Pozzuoli, situato in via Campi Flegrei, ospitare quattro vini della cantina “Viticoltori Romangia” di Sorso, in provincia di Sassari. Menu di terra per la serata, con la carne a fare da protagonista fin dall’antipasto, un tris composto da involtini di speck impanati con crema di pepe verde (molto forte e saporita), lo stracotto di manzo con aceto balsamico di Modena e scaglie di Parmigiano Reggiano (abbinamento perfetto) e il bocconcino di filetto di maiale alle erbe aromatiche, delicato e profumato. Carne pregiata, di alta qualità e ben preparata per l’occasione dallo chef Angelo Innocente, accompagnata in questo trittico di antipasti dal vino rosso “Roccia” Romangia IGT, un blend di vitigni autoctoni Cagnulari, Monica e Cannonau, annata 2016, equilibrato e con note di mora e liquirizia. L’entrée mista invece, con i suoi affettati (crudo di Parma, pancetta piacentina pepata e capocollo DOP di Parma), formaggi (stagionato di Capra DOP delicatissimo e quello fresco alle olive) e bruschette con pomodori secchi, olive e Provolone del Monaco su un letto di rucola, è stata innaffiata dall’ottimo “Sabbia”, un Vermentino di Sardegna DOC, annata 2017, coltivato in un vitigno di media e bassa collina soleggiata a poca distanza dal mare del Golfo dell’Asinara. Il terreno, a rilevante matrice calcarea, conferisce così un nome particolare e caratteristico a questo bianco dai profumi e sentori floreali, persino tropicali. Dei due primi piatti di pasta proposti, Agnolotti con crema di zucchine e patate e gli ziti alla genovese, vince e convince sicuramente la seconda opzione, magari dalla sapidità un po’ spinta, ma ben esaltata dal vino “Radice”: siamo in presenza infatti di un Cannonau 100% di Sardegna DOC rosso rubino, corposo e intenso, dai sentori di spezie e frutti maturi come more e prugne. Tutti vini legati alla terra, a un territorio il cui nome trae origine dalla porzione dell’isola romanizzata, l’antica Romània, e con diciture che ricordano proprio gli elementi tipicamente tellurici. Non sorprende perciò la denominazione dell’ultimo vino, quello abbinato alla tagliata di filetto irlandese Premium con scaglie di Parmigiano reggiano e rucola, ovvero “Pietra”, un Cagnulari Romangia IGT annata 2017. Solido e deciso, si incastona nella cena proprio come la chiave di volta degli archi romani a tutto sesto. E come una vera pietra miliare dà appuntamento al prossimo evento del tour enogastronomico della Castaldi Group, ricordandoci le miglia da percorrere in questo lungo sentiero del gusto in Campania.

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Renato Aiello
Napoletano, classe ’87, Renato Aiello è giornalista pubblicista dal 2009 ed è pubblicato dal 2001. Studi in Comunicazione di massa e media, nonché cinema, giornalismo e informazione cross mediale, ha iniziato col piccolo house organ del Cardarelli "Il Giornale di Ortika" di Gaetano Coppola tra il 2001 e il 2006 (prima recensione a 13 anni) e ha poi scritto nel corso degli anni per il quotidiano "Roma" dal 2006 al 2011, diretto da Antonio Sasso, per "Dancing Post" nel 2015, diretto da Laura Valente e per il magazine online "MCT" tra 2015 e 2016, diretto dal prof. Arturo Lando, del Master in Cinema e Televisione dell'Università Suor Orsola Benincasa di Napoli. Attualmente scrive da free-lance per diversi siti e magazine di cultura e spettacolo. Appassionato di letteratura, musica, arti figurative, fotografia e cinema, ha partecipato nel corso degli anni a festival cinematografici tra Roma, Napoli e Vico Equense, e a giurie di concorsi di cortometraggi a tema. Videoblogger dal 2014, ha un canale YouTube con servizi di video giornalismo e montaggi emozionali. Nel 2015 realizza per l'azienda Protomgroup un video promozionale sul primo software di Fisica in classe per le LIM. Nel 2016 produce, dirige e monta una clip sul Social World Film Festival, raccontando la kermesse come i luoghi del continente Westeros ne "Il trono di spade".
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