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Un’altra anteprima cinematografica Linda e il Pollo a #Giffoni54 il 25 luglio!

Un evento davvero speciale per i nostri giffoner con il nuovo cartoon di Chiara Malta e Sébastien Laudenbach, nelle sale italiane dal 5 settembre distribuito da I Wonder Pictures e Unipol Biografilm Collection!
🎬 Paulette si rende conto di avere sgridato ingiustamente Linda e adesso farebbe qualunque cosa per farsi perdonare. Farebbe anche un pollo con i peperoni, lei che non sa cucinare… Ma come come si fa a trovare un pollo durante uno sciopero generale? Dal pollaio al camion dei cocomeri, dal camionista allergico alle piume, alle insidie di una zia troppo zelante, dalla nonna alla cucina allagata, Linda e la sua mamma si imbarcano in un’avventura irrefrenabile che coinvolgerà tutta la “banda di Linda” e l’intero quartiere.

Linda ha pochi anni e una grande ossessione per l’anello di smeraldo di sua madre, che vorrebbe indossare a casa come a scuola. Ingollato una mattina dal suo gatto viola, è accusata ingiustamente di averlo rubato e scambiato con un baschetto giallo. Linda non nega e si becca una bella punizione. Ma poi il gatto vomita l’anello con la verità e la mamma di Linda, Paulette, vuole farsi perdonare. In cambio la bambina esige “pollo e peperoni”, l’ultimo piatto che le ha cucinato il suo papà prima di morire, a tavola, improvvisamente, traumaticamente. Uno sciopero generale complica il desiderio di Linda ma Paulette è pronta a tutto per trovare quel pollo e cucinarlo come promesso. Un intero quartiere finirà coinvolto nella rocambolesca ricerca di un volatile che è la chiave di un ricordo perduto.

Comincia da un lutto Linda e il pollo; ma il film di Chiara Malta (Armando e la politica) e Sébastien Laudenbach (La Jeune Fille sans mains😉 ha la forma di una commedia animata musicale che rende meno insopportabile la perdita e l’oblio.

Bolle di ricordi felici della vita a tre introducono la tragedia di una famiglia spezzata e un racconto che prende i bambini sul serio. Sul filo dell’ostinazione della sua vivace protagonista, Linda e il pollo è un’epopea pop di colori, avventure e note (composte da Clément Ducol) riassunta tutta nel titolo originale (Linda veut du poule). “Linda vuole il pollo” in un giorno di sciopero nazionale. Manifesti dappertutto, manifestazioni ovunque e polli da nessuna parte perché le macellerie sono chiuse e le fattorie troppo lontane. Non per la madre di Linda che decide di ‘rubarne’ uno vivo dal pollaio.
Il furto per amore della sua bambina diventa il pretesto per un improbabile, tenero ed esilarante inseguimento, perché il pollo fugge e il caos regna tra poliziotti maldestri, camionisti blu, zie rosa e fantasmi flou. Grande vincitore all’ultimo festival di Annecy, questo piccolo film, piccolo soltanto nel budget, è una fantasia emozionale (e sociale) che ricorda da vicino i disegni dei bambini. Un’ora e una manciata di minuti per trattare una moltitudine di temi: la relazione madre-figlia, la perdita del proprio caro, la vita in comunità, l’amore, il rimorso, l’erosione del potere d’acquisto, i diritti degli animali. Da un fondo nero emerge un anello verde. È un ricordo, un’esistenza, un padre. Quest’anno già il bellissimo Invelle di Simone Massi ci aveva mostrato il sorgere dell’animazione a partire da un fondo nero di nulla, di dimenticanza.

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