29 Settembre 2023

SULPEZZO.it
cinema

Tra Mare Fuori e Blanca 2 il blu carpet si infiamma. La RAI e Netflix Incollano i Teen al piccolo schermo

Non è la prima volta di Matteo Paolillo al Giffoni Film Festival ma è un bagno di folla senza precedenti. “La mia prima volta è stata nel 2021 ma a causa del Covid era tutta un’altra cosa”. I fan dell’attore e cantante, arrivato al grande pubblico con il successo tv Mare Fuori, sono elettrizzati ed emozionati nel potersi confrontare in un dibattito aperto e partecipato. Tante le domande sul suo personaggio nella serie – Edoardo Conte -, sui suoi studi preparatori, sulle scene più difficili da interpretare “La scena inseguimento nella terza stagione è stata la più difficile perché molto faticosa fisicamente. C’erano delle scale infinite e molta azione. Però in qualche modo proprio per questo è stata anche la più divertente”.
Una pioggia di selfie e striscioni abbracciano Paolillo esprimendo tutto l’affetto dei giffoner e che il giovane Matteo accoglie entusiasta – “Starei 10 ore, qui si sta così bene!” dice – proprio vicino ai luoghi dove è cresciuto, il quartiere Torrione di Salerno, e in una regione, la Campania che, commenta l’attore, “sta vivendo un’epoca d’oro per il cinema e la musica”.
Un suo ruolo da sogno? “Se facessero un remake italiano di Spider man non mi dispiacerebbe esserci” dice Paolillo, che in chiusura dell’incontro riceve l’Explosive Talent Award dalle giurie del festival.

L’onda travolgente del
"MareFuori" del #Gff53.
Matteo Paolillo saluta i
giffoners: "Starei qui ad
oltranza. Per me
indispensabile è l’amore,
senza non si può essere
felici"

Dal “Mare Fuori” all’onda travolgente e senza limiti. A Giffoni
arriva Matteo Paolillo e l’atmosfera diventa sempre più calda.
L’attore e cantante nato a Salerno ha portato con sè un vero e proprio
pienone di fan alla ricerca di un autografo, un selfie o una foto con il
giovanissimo artista che ha letteralmente acquistato negli ultimi anni
un successo strabordante. Sarà stata l’aria di casa e di famiglia ma il
sorriso di Matteo Paolillo ha illuminato la giornata dei
#giffoners. “Sento la stessa energia di due anni fa, mi sembra strano.
E mi fa impressione ritornare in queste stanze, sembra che il tempo
non sia mai passato”. Per Matteo Paolillo sembra non essere cambiato
molto nonostante il percorso, l’esperienza e il suo talento che lo ha
reso un artista carismatico e dalle mille sfaccettature: due anni fa era a
Giffoni Film Festival e ci ritorna per l’edizione numero 53 con una
maggiore carica ed energia (nonostante la concentrazione per le

riprese in corso di Mare Fuori 4) ma soprattutto con un bagaglio di
successo che forse non lascia spazi. “Mi aspetto di ritrovare un
pubblico sempre più caldo, mi sento a casa qui. È emozionante
esserci. Ci sono stati momenti difficili anche per me ma se dovessi
consigliare qualcosa a chi vuole intraprendere la stessa strada è di
non smettere mai di crederci”. Il tema del #gff53 è “indispensabilI”,
ma cos’è davvero indispensabile per il talento salernitano? La risposta
è chiara, limpida e semplice proprio come lui: “L’amore per me è
indispensabile, senza non si può essere felici”. L’amore, una
sfaccettatura dell’arte. L’amore, come quello provato dai ragazzi
presenti in Sala Truffaut e che hanno voluto rivolgergli domande per
soddisfare curiosità e scoprire il ragazzo Matteo che si nasconde dietro
il personaggio Edoardo. Tra voci rotte dall’emozione di ritrovarsi
davanti al proprio idolo all’ironia e simpatia con cui ha risposto
Matteo Paolillo c’è la profondità delle parole: “Per quanto possa
essere veritiera la serie è comunque una fiction. Quando una serie
diventa così importante e ci possono essere esempi forse sbagliati al
suo interno – ha spiegato l’attore – c’è necessità di avere
un’educazione alla visione. Le scuole si devono occupare di questo
oltre ai genitori. L’arte non può per prima permettersi di sottolineare
determinate cose perché dovrebbe essere insita nello spettatore, tutto
sta alla base”. La carriera dell’artista non si fermerà di certo
qui: “Vorrei continuare a raccontare personaggi ma allo stesso tempo
raccontare me stesso e ciò che mi sta intorno con la musica. Cosa
desidero di più dalla vita? – ha sottolineato – continuare a lavorare
con quello che mi piace di più, recitare, cantare e circondarmi di
persone che mi amano per quello che sono e non per quello che sono
diventato, che amano l’essenza e non le cose materiali”. Il successo
non lo ha cambiato o esaltato, l’importanza è conservare sempre se
stessi: “Non avrei mai pensato di raggiungere questo successo, Mare
Fuori ha avuto successo progressivo e le cose sono arrivate
all’improvviso ma alla fine io sono sempre lo stesso. Dalla musica poi
traggo anche ispirazione per i personaggi da interpretare”. Molti
hanno chiesto consigli, soprattutto i sognatori, i giffoners che
desiderano intraprendere un percorso fatto di arte, bello ma anche

difficile: “Un attore ha una vita instabile perché non ha un lavoro
normale, c’è una prestazione lavorativa poi finisce e poi chissà…io
sono arrivato a Mare Fuori a 24 anni. Avevo passato tanto tempo
dentro la paura di non andare avanti: di non avere futuro certo e
concreto. Quando il futuro è determinato ci tranquillizza di più. Io
non penso ad una vita diversa da questa, probabilmente sarei andato
avanti anche se Mare Fuori non avesse avuto il successo che ha
avuto”. Una carriera segnata anche dalla passione per la
scrittura: “Non c’è una emozione da cui partire per poter scrivere. Si
parte sempre da come stai. Io credo molto in questo. L’ispirazione
viene da ciò che ho dentro, ma anche da frasi prese in giro. Capita a
volte che dimentico di segnarmi frasi che vorrei poi scrivere. Non
credo molto al sedersi alla scrivania e poi scrivere perché lì poi ti
blocchi”.
“Cosa ha lasciato Edoardo in Matteo e viceversa?” Chiede una
giffoner. “Edoardo mi ha lasciato la possibilità di crescere e di
interessarmi ad argomenti mai conosciuti prima, mi ha aperto alla
sensibilità verso tanti argomenti della nuova generazione e poi mi ha
lasciato la speranza: vedere come tante persone che hanno avuto una
vita difficile cambiare poi. A lui ho lasciato la mia voce, il mio corpo
e la mia anima”. A Giffoni, Matteo ci è ritornato ma vorrebbe farsi
coinvolgere dall’affetto per tanto: “Qui ci starei altre dieci ore –
scherza – sto così bene”. Un salernitano che si è fatto strada e che
vede trova nella sua città di origine e nelle sue radici sempre un porto
sicuro in cui tornare anche per ispirazione: “Quando ero più piccolo
ho cominciato a studiare recitazione a Salerno ma era un po’ diverso:
non c’era l’età d’oro che stanno vivendo Napoli e la Campania sul
cinema e sulla musica e in qualche modo per studiare recitazione
dovevi andare fuori. Oggi sono cambiate le cose perché si è
decentralizzato il mercato e perché è più facile arrivare a Roma, ad
esempio, si sono accorciate le distanze. Secondo me la cosa più
importante, oltre alle possibilità lavorative è scegliere il posto dove
vivi meglio. Salerno è una città così bella, dove hai tutto a portata di
mano, compreso il mare e le bellezze che ci invidiano da tutto il
mondo. Per chi fa questo lavoro queste sono cose importanti che ti

ispirano e ti fanno vivere in un determinato modo”. Per Matteo
Paolillo tra gli applausi, il GiffoniFilmFestival ha riservato, infine, lo
specialissimo Explosive Talent Award.

Giacomo Giorgio, nato e cresciuto a pane e Teatro, “Ciro” nella serie tv Rai di successo “Mare Fuori” presto nella serie tv “Per Elisa” e nella serie tv “Noi siamo Leggenda” una coproduzione Rai e Prime Video, Sara una nuova fiction per Netflix e da gennaio in un’altra serie tv cult per la Rai “Doc” si racconta senza filtri al Festival di Giffoni.
Mostrare e raccontare la verità e la giustizia in “Per Elisa” sul Caso Claps è stata per Giacomo Giorgio una grande responsabilità. “interpretare una persona reale e non un personaggio di finzione ( il fratello di Elisa Claps) è stato molto difficile”, specialmente per la delicatezza dell’argomento.
“Il mio personaggio preferito? senza dubbio Ciro di Mare Fuori” dove sarà presente nella nuova stagione sotto forma di flashback. E aggiunge “ho sempre voluto fare un supercattivo e mi piacerebbe fare uno spin off solo su di lui”.  Per quanto riguarda invece “Io sono leggenda”, serie in cui dei ragazzi giovani scoprono di avere dei superpoteri, non può raccontare molto ma può però dire che il suo personaggio scoprirà i superpoteri non in maniera del tutto banale e che la chiave di lettura della serie sarà diversa ed originale.
In “Sara”, adattamento del libro di Maurizio De Giovanni per Netflix accanto a Teresa Saponangelo sarà invece alle prese con una serie tv poliziesca.Emozionata ed entusiasta, per la giovane e talentuosa attrice
Giovanna Sannino, nota al grande pubblico per il ruolo di Carmela,
fidanzata di Edoardo nella fortunata e celeberrima serie Mare Fuori, è
la sua prima volta al Giffoni Film Festival: "E’ davvero una grande
emozione ed un grande onore essere ospite di un Festival di cui si è
sentito parlare sin  da quando si è bambini e l’affetto dei giovanissimi
giurati regala davvero un’emozione fortissima", ha dichiarato.
L’attrice napoletana, che ha esordito giovanissima con il teatro, ha
raccontato, nel suo primo incontro in Sala Conferenze la sua
esperienza e la sua avventura artistica e professionale in questa serie
che, in poco tempo, ha ottenuto un notevole successo di pubblico e
critica, specialmente tra i giovani: "Mare Fuori è stato ed è un viaggio
meraviglioso, un viaggio introspettivo in una realtà difficile che
racconta di ragazzi e ragazze in questo carcere minorile, che
racconta la sofferenza, le vite interrotte, i sogni, dove non si conosce
l’affetto ma la fame. Girare questa serie è stato per me un forte
impatto emotivo. Nisida è una realtà virtuosa e, tra i molteplici
messaggi che ci siamo posti come obiettivo di trasmettere è che
bisogna avere sempre un’educazione al bello anche in luoghi difficili
dove possono sorgere relazioni e sentimenti autentici". Giovanna
Sannino, amando il suo personaggio, raccomanda ai giovani di

guardare la serie (ed in generale un prodotto cinematografico) con
consapevolezza ed autocritica: "Dobbiamo rifiutare ogni fanatismo e
soprattutto occorre sempre ricordare che un personaggio è legato (ed
è questa la sua bellezza ed il suo fascino) a quella determinata serie.
Oggi sono Carmela, un domani potrei interpretare un personaggio
con una storia ed uno stile completamente diverso", racconta. L’attrice
si è soffermata sulle ragioni del successo della serie: "Essendo Mare
Fuori un prodotto d’amore e di relazioni- dichiara- sicuramente su
questo successo tra i giovani pesa molto anche la tragedia della
pandemia che ha portato all’esasperazione la necessità di non essere
e sentirsi soli, perché appunto siamo "Indispensabili " l’uno con
l’altro. A noi giovani, inoltre, viene dato poco spazio per sognare,
abbiamo difficoltà a sognare, ci viene chiesto di seguire degli
algoritmi precisi e di essere produttivi. Noi abbiamo sognato e
sognando sognando ce l’abbiamo fatta". Un cinema fatto di storie da
raccontare è il cinema preferito di Giovanna Sannino: "Oggi si sta
perdendo la voglia di raccontare in favore del commercio. Il pubblico,
secondo me, va educato, va accompagnato perché, essendo nell’epoca
della produzione a catena in maniera assurda ed incontrollabile, in
questo momento, non criticando le regole del business, occorre
ricordare, specie ai giovani, che noi abbiamo raccontato uno
spaccato e che tutto ciò è un pretesto per raccontare una storia
perché sappiamo che il carcere non è questo e l’isolatria è sempre
sbagliato. Sicuramente Mare Fuori, nella bellezza delle sue storie e
del suo messaggio,dato un’opportunità di produrre tante ricerche e
tante analisi". Incalzata dalle domande dei giovanissimi Giffoner in
Sala Alberto Sordi, Giovanna Sannino ha raccontato di essere sempre
stata innamorata del Teatro e dell’arte e del "sentire raccontare storie":
"Ad un ragazzo o una ragazza che vorrebbe fare l’attrice suggerisco
di non attenersi ai provini o ai progetti non andati in porto perché fa
parte della vita, è capitato tante volte anche a me. Io ho sempre
creduto in me stessa perché ce la dicevo fare per me stessa. Ho,
inoltre, tanti modelli: Marcherita Buy è un’immensa icona  del cinema
con una lista di riconoscimenti straordinaria ed il mio sogno è
lavorare con Muccino. A teatro farei tutto Eduardo, sin da piccola

sono letteralmente innamorata delle sue opere". Tornando a Mare
Fuori, "una serie che mi ha dato l’opportunità di conoscere un
bellissimo cast", l’attrice napoletana ha ribadito come "Nisida" "ti
insegni l’equilibrio e come stare sul filo del rasoio in maniera sana",
una situazione che lei ha avuto modo di raccontare anche in un suo
libro dal titolo "Non sempre gli incubi svaniscono al mattino- tratto da
una storia vera’ (Licosia) in cui "ho raccontato un periodo della mia
adolescenza non felice e che ora rileggo con serenità".

e Artem; e parteciperà
al workshop con il regista Mario Martone e con Riccardo Milani, con la costumista Nicoletta Ercole e con
Haider Rashid giffoner e regista.
Il 24 luglio a Giffoni SkySport presenta il documentario “Il calcio di Tony. Il ragazzo tornato dalla luna” di
Giovanni Cintoli (Italy, 2023, 17’ 34’’) con la partecipazione di Antonio Palermo. Il doc racconta la sua
storia, quella di un talento puro, con un grande futuro davanti e una carriera in serie A, paralizzato da una
malattia improvvisa che è riuscito a superare il dolore grazie all’amore per il calcio e alla sua forza di
volontà, fino a tornare a giocare.
La rassegna dei film in concorso continua anche nella quinta giornata del festival per gli oltre 6500 giurati
provenienti da 30 paesi. Iniziano i GENERATOR +16 con LONGING FOR THE WORLD by Jenna Hasse (France,
2023, 76’) e i GENERATOR +13 con la proiezione di SEA SPARKLE by Domien Huyghe (Belgium, Netherlands,
2023, 98’). A seguire la sezione ELEMENTS +10 assisterà a TOTEM by Sander Burger (Netherlands,

Luxembourg, Germany, 2022, 93’) e SCRAPPER by Charlotte Regan (UK, 2022, 83’), mentre gli ELEMENTS +6
vedranno il film JUST SUPER by Rasmus A. Sivertsen (Norway, 2022, 76’) e TONY, SHELLY AND THE MAGIC
LIGHT by Filip Pošivač (Czech Republic, Slovakia, Hungary, 2023, 82’). Per gli ELEMENTS +3 è la volta di
PEBBLE HILL by Marjolaine Perreten (Switzerland, 2023, 29’) e THE WEBSTERS MOVIE by Katarína
Kerekesova (Czech Republic, Slovakia, 2022, 66’), e se ai GENERATOR +18 verrà proposto BIG SLEEP by Tae-
Hoon Kim (South Korea, 2022, 113’) per la sezione GEX DOC ci sarà THINGS I COULD NEVER TELL MY
MOTHER by Humaira Bilkis (Bangladesh, France, 2022, 80’).
A completare la quinta giornata del Giffoni Film Festival gli eventi di innovazione con il Dream Team; quelli
gastronomici del Giffoni Food Show; e l’appuntamento con il Giffoni Music Concept. La RAI con queste due serie televisive, che sono state in grado di far breccia nei cuori dei così detti Teen, poiché sono  riusciti ad aprire un punto di riflessione in loro, facendo narrare forse in maniera magistrale  dei temi sia non molto visti in televisione, sia difficili da interpretare, si sta parlando in Blanca del tema della cecità e dell’inclusione in un mondo per molti diversamente abili sconosciuto che  è quello del lavoro, mentre in Mare fuori si parla del tema dell’inclusione sociale dopo aver passato un periodo in carcere e della sopravvivenza in maniera normale all’interno di un carcere che racchiude persone minorenni di qualsiasi ceto sociale, dal chiattillo al parzonaro, dove sembri che l’unica cosa che li accomuni sia quella di aver commesso un reato e invece ci si renderà conto che così non è e invece hanno tanti punti di contatto. La cosa che il regista  di Mare Fuori è riuscito ha mettere sul set sia ottimi attori, che ragazzi venuti dalla strada  e gli ha insegnato come si sta dietro una macchina da presa. Loro hanno capito di volerlo fare ed è uscita una delle serie più toccanti e commoventi degli ultimi tempi.Potrebbe essere un'immagine raffigurante 5 persone e testo

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