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Prevenire l’ictus cerebrale: sabato, 12 ottobre, giornata di screening gratuiti a Napoli

Prevenire l’ictus cerebrale: domani giornata di screening gratuiti a Napoli

Appuntamento sabato 12 ottobre in Piazza Garibaldi per contrastare i circa 12.000 nuovi casi di ictus che si verificano in Campania ogni anno

In occasione della XXI Giornata Nazionale del Paziente Anticoagulato, A.L.I.Ce. Italia ODV (Associazione per la Lotta all’Ictus Cerebrale) e Feder-A.I.P.A. (Associazione Italiana Pazienti Anticoagulati) organizzano una giornata di sensibilizzazione e di informazione sui principali fattori di rischio ictus e sull’importanza del riconoscimento tempestivo dei sintomi.

Sabato 12 ottobre, dalle 10 alle 18, in Piazza Garibaldi (nei pressi dello Starhotels Terminus) verrà allestito uno stand all’interno del quale i cittadini potranno usufruire gratuitamente di uno screening qualificato con misurazione dei valori di pressione arteriosa, fibrillazione atriale e glicemia, realizzato con il prezioso supporto di Neurologi e personale infermieristico locali, oltre che dei volontari di A.L.I.Ce. Campania Onlus.

Ogni anno, in Campania, si verificano 9.000 nuovi casi di ictus ischemico e 3.000 di ictus emorragico. La mortalità causata da questa patologia è la più alta d’Italia: negli ultimi 10 anni, a causa della mancanza della Rete Ictus, sono stati ben 5.500 i decessi e oltre 14.000 le persone gravate da una disabilità che poteva essere evitata. Oggi, solo 1 persona colpita da ictus su 100 riceve, nei tempi indicati – cioè le prime 4, 5 ore – la terapia salvavita contro il 64% della Liguria e l’85% della Lombardia. La copertura delle Unità Ictus, infine, è appena del 9% (con solo tre Unità attive a Napoli, Salerno e Avellino).

Questa iniziativa, collaterale al Congresso nazionale di Feder-A.I.P.A., rafforza la collaborazione tra le nostre Associazioni, che confidiamo possa consolidarsi e ampliarsi in futuro – dichiara la Dottoressa Nicoletta Reale, Presidente di A.L.I.Ce. Italia ODV. E’ molto importante lavorare in sinergia, visti i comuni obiettivi, perché è solo facendo rete tra associazioni che si può mandare un messaggio forte e incisivo a popolazione, stakeholders e mondo delle Istituzioni, sia a livello nazionale che regionale e locale. È infatti davvero importante che tutti siano maggiormente consapevoli che i fattori di rischio da soli e, ancora di più in combinazione tra loro, aumentano notevolmente il rischio di essere colpiti da ictus. 8 ictus su 10 possono essere evitati seguendo stili di vita adeguati, attraverso un’attività fisica moderata ed una sana alimentazione. Non va dimenticato, inoltre – continua la Dottoressa Reale – che l’ictus è, come tutte le malattie cardiovascolari e i tumori, una malattia multifattoriale, cioè dovuta alla concomitante azione di più fattori: ipertensione arteriosa, obesità, diabete, fumo, sedentarietà ed alcune anomalie vascolari e cardiache, come la fibrillazione atriale”.

La fibrillazione atriale (FA), aritmia cardiaca, colpisce una persona su 4 dopo i 55 anni e, in Italia, sono circa 1 milione le persone con questa patologia. Questi dati, già allarmanti, non tengono però conto di tutti quei pazienti colpiti da episodi di FA asintomatica; la FA è la causa di circa il 20% degli ictus ischemici. Non solo: l’ictus causato da FA tende ad essere più grave, perché l’embolo che parte dal cuore chiude arterie di calibro maggiore, con un danno ischemico a porzioni più estese di cervello.

È quindi di fondamentale importanza individuare prima possibile chi soffre di FA. Una volta fatta la diagnosi, il passo successivo consiste nello stabilire la necessità di una terapia anticoagulante per ridurre il rischio d’ictus e nell’identificare le cause che la provocano, che spesso necessitano di cure specifiche. Da diversi anni, anche nel nostro Paese, è disponibile la generazione dei nuovi anticoagulanti orali che, rispetto ai vecchi farmaci, presentano una serie di vantaggi: non mostrano interferenze con gli alimenti, conservano poche interazioni pericolose con altri farmaci ma, soprattutto, garantiscono una grande praticità di utilizzo, visto che non è necessario ricorrere al dosaggio dei parametri della coagulazione per regolarne la posologia. Tutto questo determina, inevitabilmente, una maggiore aderenza alla cura rispetto al passato e una maggiore libertà.

“Sono molto orgoglioso della collaborazione proficua tra le nostre Associazioni – conclude il Dottor Nicola Merlin, Presidente Feder-A.I.P.A. Il nostro intento è quello di migliorare la qualità di vita delle persone con FA, cercando di ridurre i sintomi e, allo stesso tempo, il rischio di gravi complicanze ad essa associate come appunto l’ictus. Oggi, però, si stima che molti pazienti affetti da FA in Italia non ricevano un trattamento adeguato nonostante siano da tempo disponibili soluzioni terapeutiche in grado di trattare in maniera efficace, sicura e agevole questa patologia”.

 

L’ictus cerebrale

L’ictus cerebrale è una patologia che, nel nostro Paese, rappresenta la terza causa di morte, dopo le malattie cardiovascolari e le neoplasie. Circa la metà degli italiani che ne vengono colpiti ogni anno rimane con problemi di disabilità anche grave: le persone che hanno avuto un ictus e sono sopravvissute, con esiti più o meno invalidanti, sono oggi circa 1 milione, ma il fenomeno è in crescita, oltre che per l’invecchiamento progressivo della popolazione, anche perché tra i giovani è in aumento l’abuso di alcool e droghe.

 

La Fibrillazione Atriale

La Fibrillazione Atriale è il tipo più frequente di aritmia cardiaca cronica. La sua prevalenza, attualmente pari all’1,5-2% della popolazione generale (ma al di sopra degli 85 anni interessa quasi una persona su cinque) è destinata ad aumentare notevolmente, ed è passata da 6,3 milioni nel 2007 a 7,5 milioni nel 2017.  Le condizioni predisponenti o che favoriscono la progressione della malattia sono: ipertensione arteriosa, obesità, diabete mellito, insufficienza renale cronica, ipertiroidismo e tutte le malattie cardiache organiche (cardiopatie congenite, coronaropatia, malattie valvolari, scompenso cardiaco). La FA può essere anche favorita dall’abuso di alcol, droghe e caffeina e, in molti casi, può essere silente e manifestarsi in assenza di fattori predisponenti.

A.L.I.Ce. Campania è una Associazione di volontariato nata nel 2000, che aderisce alla Federazione ALICe Italia. A Napoli, Salerno, Caserta e Nola volontari ed operatori svolgono attività di supporto alle persone ed alle loro famiglie attraverso programmi di reinserimento nell’ambito della “Community” ALICe Incontra. Sin dalla sua fondazione, A.L.I.Ce. è inoltre impegnata in attività di divulgazione scientifica e prevenzione ed in primo luogo in una dura battaglia per dotare anche la nostra Regione di una efficace rete tempo dipendete per l’emergenza Ictus.

A.L.I.Ce. Italia ODV è una Federazione di associazioni di volontariato diffuse su tutto il territorio nazionale, oltre 80 tra sedi e sezioni regionali e locali, le quali, pur autonome e indipendenti nelle proprie attività, collaborano al raggiungimento di comuni obiettivi statutari a livello nazionale, tra cui: diffondere l’informazione sulla curabilità della malattia, sul tempestivo riconoscimento dei primi sintomi e sulle condizioni che ne favoriscono l’insorgenza anche attraverso i media; sollecitare gli addetti alla programmazione sanitaria affinché provvedano ad istituire centri specializzati per la prevenzione, la diagnosi, la cura e la riabilitazione delle persone colpite da ictus e ad attuare progetti concreti di screening; tutelare il diritto dei pazienti ad avere su tutto il territorio nazionale livelli di assistenza, uniformi ed omogenei.

Loro peculiarità è quella di essere le uniche ad essere formate da persone colpite da ictus, dai loro familiari e caregiver, da neurologi e medici esperti nella diagnosi e trattamento dell’ictus, medici di famiglia, fisiatri, infermieri, terapisti della riabilitazione, personale socio-sanitario e volontari. Sono associazioni senza scopo di lucro, democratiche, apolitiche, con personalità giuridica e non, iscritte nei registri regionali delle associazioni di volontariato.

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