Cittadini e Municipalità: “Sì all’accoglienza, ma opportuno far diventare il plesso un centro di prima accoglienza?”
Una cinquantina di migranti sbarcati pochi giorni fa nel Porto di Napoli sono stati sistemati in alcuni locali dell’Istituto Pie Venerine di via Tribunali. Un edificio scolastico frequentato dai bambini della materna. Nonostante gli immigrati siano stati ben accolti con pasti caldi e capi di vestiario dagli abitanti della zona, questi ultimi si pongono un problema evidente.
Se sia o meno opportuno alloggiare, seppure in via temporanea, gli extracomunitari giunti a Napoli all’interno di una struttura dove vanno a scuola bimbi della materna. A sostenere le istanze dei cittadini è Armando Coppola, presidente della quarta Municipalità, giunto stamattina sul posto insieme all’assessore alle Politiche sociali Gaetano Sorrentino.
“Premesso che siamo disponibili ad accoglierli – spiega Coppola – e continueremo ad adoperarci con altri soggetti del territorio per offrire solidarietà ed aiuti materiali ai migranti, ci chiediamo se sia giusto sistemare in un luogo dove vanno a scuola e giocano i bambini queste persone, che dovrebbero piuttosto ricevere cure adeguate in condizioni igienico-sanitarie efficienti.
Non è dato sapere, a tutt’oggi, se fra i cinquanta immigrati arrivati in via Tribunali vi sono casi di tubercolosi o altre patologie che si trasmettono per vie aeree e che facilmente possono essere trasmesse ai piccoli alunni che si intrattengono nel cortile. Va detto inoltre – conclude Coppola – che la zona dei Tribunali è un quartiere già ad alta denistà demografica. Era il caso dunque, di scegliere proprio la sede di una scuola per alloggiare i migranti e farla diventare un centro di prima accoglienza? Una domanda che rivolgiamo all’amministrazione di Palazzo San Giacomo”.