È arrivata in mattinata la notizia della scomparsa di Adamo Dionisi, attore, sceneggiatore e, tra le altre cose, anche ex capo ultras della Lazio. Dionisi si è spento all’età di soli 59 anni a seguito di una brutta malattia che purtroppo non gli ha lasciato scampo.
Nato a Roma, uno dei ruoli più famosi dell’attore è quello del boss Manfredi Anacleti nella serie tv Suburra, ma la sua è stata una lunga e ricca carriera: ci sono anche “Martedì e Venerdì” (2024), “Enea” (2023), “Morrison” (2021), “The Shift” (2020), “Famosa” (2019), “Dogman” (extended version) (2018), “Brutti e Cattivi” (2017), “Suburra” (2015), “Good Morning Aman” (2009) e “Chi nasce tondo” (2008). Mentre tra le serie tv, oltre alla stessa “Suburra”, è presente
Adamo Dionisi attore di Serie come Subburra, infatti è conosciuto e amato come il Boss Manfredi Lancillotti
Chi era
Nato a Roma il 30 settembre 1965, dopo un passato da capo ultrà della Lazio e un arresto per droga nel 2001 che gli è costato alcuni anni nel carcere di Rebibbia, ha intrapreso la carriera da attore. È stato proprio in carcere che Dionisi si è appassionato alla recitazione, grazie ad alcuni progetti teatrali ai quali ha preso parte. Nel 2017 il nuovo arresto, dopo un caso di violenza nei confronti dell’ex moglie.
Adamo Dionisi, uno degli attori di serie televisive più iconici del nostro Paese, noto soprattutto per il ruolo di Manfredi Anacleti nella serie “Suburra”, è morto all’età di 59 anni, secondo quanto rivelato dai media in seguito a una lunga malattia. Nato a Roma il 30 settembre 1965, la vita dell’attore non è stata per nulla semplice e la sua storia personale molto complessa.
Ritratto di Adamo Dionisi: dal carcere al mondo del cinema
Ma non solo: molti anni fa venne arrestato per reati legati alla droga, esperienza che lo ha portato a trascorrere un periodo in carcere. Il contesto del penitenziario lo avvicinò però proprio al teatro e infatti la sua trasformazione e la sua nuova vita, dopo gli eccessi, sono legati proprio a quel periodo. La recitazione è diventata per lui un mezzo di espressione e riscatto.
Dopo la sua uscita dal carcere, Adamo Dionisi ha iniziato a farsi conoscere nel mondo del cinema e della televisione, riuscendo a imporsi per il suo talento innato. Il personaggio che lo ha reso noto al grande pubblico, come accennato, è stato senza dubbio quello di Manfredi Anacleti, capo di un clan di etnia rom nella serie “Suburra”, ispirata ai romanzi di Giancarlo De Cataldo.
Ma non è solo questa serie televisiva ad aver reso popolare l’attore, che ha recitato anche in “Dogman” di Matteo Garrone, sebbene non in un ruolo di primo piano. Tra le sue prime pellicole, in cui ha avuto un ruolo, ci sono “Good Morning Aman” e “Chi nasce tondo”: in entrambe il protagonista principale è Valerio Mastandrea. Uno dei suoi ruoli molto amati, ma meno conosciuti è nel film “The Shift”, girato in Belgio.
Il ruolo in Rocco Schiavone e le nuove accuse di violenza
La sua versatilità come attore lo ha portato a lavorare in progetti diversi, spaziare tra film drammatici e serie TV di successo, come la serie Rocco Schiavone, dove ha recitato in vari episodi.
Nonostante il successo professionale, Dionisi ha continuato a lottare contro i demoni del passato. Nel 2017 è stato nuovamente arrestato per episodi di violenza, un fatto che ha fatto riemergere ombre della sua vita personale. Tuttavia, anche in questo contesto, Dionisi ha sempre cercato di dimostrare una volontà di cambiamento. In diverse interviste ha dichiarato di essere cambiato e di voler impiegare il proprio tempo per cause sociali e per aiutare chi vive in condizioni di emarginazione. Ha partecipato attivamente alla campagna di sensibilizzazione “Belli come il Sole”, dedicata ai bambini detenuti, dimostrando un forte impegno nel voler restituire qualcosa alla società.
La scomparsa di Adamo Dionisi ha lasciato un vuoto nel mondo dello spettacolo italiano. Sui social, numerosi colleghi e amici hanno espresso il loro cordoglio. Tra questi, Katia Vitti ha condiviso un toccante post ricordando il loro ultimo incontro, mentre altri amici e conoscenti hanno reso omaggio all’uomo e all’attore, ricordando anche la sua grande passione per la Lazio, che non aveva mai abbandonato.
Adamo Dionisi rimarrà nella memoria del pubblico per i suoi ruoli potenti e per la sua capacità di trasformare le sue esperienze di vita in una fonte di ispirazione artistica. La sua carriera, pur segnata da difficoltà personali, ha mostrato il talento e la forza di un attore capace di rappresentare con autenticità i lati più duri e crudi dell’esistenza umana.