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cronaca

Lutto a Cava De’Tirreni Rosalba Pisapia diventa agnello del signore

In questo autunno,nel grigio autunno dei tuoi ultimi mesi..hai sempre portato nei nostri giorni la freschezza di una brezza estiva…il profumo di un campo fiorito a primavera..la forza del vento che inaspettato arriva col primo inverno e ridà tanto vigore..
Ora sei qui, nel blu dell’Infinito..ne sono sicura.
Vola leggera…Vola libera..❤️
Per Sempre con noi.
prendo in prestito questa foto da Antonio Femiani, lo faccio per provare a darti un saluto decente, cercando di ricordare i bei momenti e le parole di estremo conforto che eri capace di rivolgermi nei momenti bui di tutti noi affini e collaterali. il tuo amore non lo si trovava facilmente in altri. Io affettuosamente ti chiamava Zia e tu ogni volta che mi vedevi eri davvero preoccupata per la mia salute il mio lavoro e tutto quello che mi riguardasse senza far pesare che tu stessi male. Mi ricordo quando a 16 anni in una ricorrenza io ti venni a salutare tu mi facesti sedere al tuo fianco e mi dicesti Paolo tu hai qualcosa da dirmi. fallo non ti tenere tutto dentro e io ti raccontai che cosa era successo e tu mi rispondesti tempo al tempo che il tempo rimargina e aggiusta, per farlo però devi sorridere con quel tuo sorriso splendido che hai preso da tua madre. Con Questo breve ma intenso messaggio ti saluto sperando appunto di incontrarti nella vita ultraterrena cercando di continuare ad apprendere dalla tua bellissima anima. Rosalba ti porterò sempre in un angolo del cuore sperando che non ti dia fastidio. A presto.  Questo è il messaggio di Addio alla zia di secondo grado di un nostro giornalista. Condoglianze ai cugini del collega De Leo, il quale in questo necrologio ha messo il cuore e  non potevamo non pubblicarlo così come lui ce lo ha trasmesso. La redazione è vicina alle famiglie Femiani Pisapia e De Leo. La signora Pisapia fino a pochi giorni prima di finire in ospedale per il problema ai polmoni che poi la chiamata in cielo ancora dava consigli a tutti coloro che passavano in quel porto, il quale per molti abitanti del paese metelliano era il porto sicuro, cioè  la voce della cara Rosalba Pisapia.
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