Figlio di mamma Silvia Napolitano, dipendente della ASL1 Imperiese, e di papà Fabrizio, team manager bancario e appassionato di nuoto, inizia a giocare a tennis all’età di cinque anni, palleggiando insieme al nonno contro il muro del circolo sportivo.
“Le righe fanno parte del campo! Sono un cecchino“, parola di Flavio Cobolli. C’è del sorriso in questo commento e non potrebbe essere altrimenti. La vittoria nel primo turno del Roland Garros 2024 è significativa per il giovane tennista romano, al cospetto di un altro giocatore della nuova generazione molto interessante, ovvero il serbo Hamad Medjedovic.
6-2 6-3 6-7 (2) 6-3 lo score finale di una partita in cui Cobolli è stato dominante nei primi due parziali e ha saputo dimenticare il match-point non sfruttato nella terza frazione per archiviare la pratica nella quarta. “Sono molto contento della partita sotto tutti i punti di vista. È stato un match duro, però credo di esserne uscito bene. Sono felice per la prestazione in generale e ora sono pronto per la prossima battaglia”, ha dichiarato in conferenza stampa.