Venerdì 22 settembre alle ore 18.30 a Meta di Sorrento
L’appuntamento di settembre della rassegna LibriAmo vedrà protagonista Vincenzo Zurlo: a moderare l’incontro, il giornalista Simone Di Meo.
Per venticinque anni, il giornalismo d’inchiesta e la pubblicistica hanno indirizzato il racconto in un’unica direzione. Ma, da qualche tempo, emergono crepe e crepacci nella narrazione e nel circuito mediatico-giudiziario che vuole accreditare, al di là delle risultanze logiche e indiziarie, l’ipotesi (ardita) di un accordo tra apparati dello Stato (i carabinieri del Ros ed esponenti politici) e i boss mafiosi di Cosa nostra.
Un libro coraggioso concorre a ribaltare questa visione. Si chiama Oltre la trattativa ed è stato scritto da Vincenzo Zurlo, sottoufficiale dei carabinieri, laureato in giurisprudenza e specializzatosi in criminologia forense, per i tipi della Iuppiter.
Il testo sarà presentato venerdì 22 settembre alle ore 18.30 nell’ambito della rassegna letteraria LibriAmo, a cura dell’associazione culturale Sfumature in Equilibrio, patrocinato del Comune di Meta e promosso dall’assessore alla cultura Biancamaria Balzano, presso la sede di via Tommaso Astarita 50, a Meta di Sorrento. Momenti espressivi affidati alla cura del M° Luisa Esposito.
«Una controinchiesta che – afferma l’autore – va oltre le ipotesi del teorema dell’accordo sottobanco tra Stato e mafia, per spiegare quello che potrebbe essere il vero movente dell’omicidio di Paolo Borsellino. Se c’è una traccia da seguire, sostiene Zurlo, e che è stata colpevolmente abbandonata per inseguire i fantasmi di un ipotetico patto tra carabinieri e mafiosi, questa traccia va nella direzione della informativa su mafia e appalti.
Un verminaio dove hanno stretto sì accordi uomini d’onore – o meglio del disonore – ma con politica e imprenditori più o meno collusi. Uno scenario investigativo a cui lavoravano prima Falcone e poi Borsellino, ma che non è mai stato realmente approfondito e sviluppato per il suo esplosivo potenziale giudiziario».
Una pista abbandonata troppo presto, secondo l’autore, con un passato nel Ros di Mori, per inseguire le improbabili ricostruzioni di personaggi come Massimo Ciancimino e Vincenzo Scarantino. L’incontro, che sarà moderato dal giornalista e scrittore Simone Di Meo, sarà un’importante occasione per far luce in un tunnel di depistaggi e bugie lungo venticinque anni.