“La Sindrome degli Amori Passati” è un gioco raffinato e divertentissimo sull’amore e la vita di coppia.
I protagonisti, Rémy e Sandra, vivono nel sogno inappagato di diventare genitori. Il dottore che sta seguendo il caso di apparente infertilità regala loro una speranza inattesa: entrambi i partner dovranno superare la sindrome dei loro amori precedenti passando ancora una notte d’amore con ciascuno dei propri ex, nessuno escluso! La cura inizia con la scrupolosa ricerca di persone perse di vista da anni e anni.
Con un cast che fa scintille, una sceneggiatura ironica e divertente, e una colonna sonora incredibilmente azzeccata, questo film invita a riflettere sull’intimità, sull’amore e, con calore e leggerezza, ci invita a guardare dentro noi stessi.
Consigliatissimo. In arrivo domani al cinema
Qui l’elenco delle sale: https://www.wantedcinema.eu/it/article/sindrome-degli-amori-passati
LA TRAMA
Sandra e Rémy sono una coppia affiatata ma sterile. Dopo la diagnosi poeticamente assurda di uno specialista, una misteriosa sindrome che si supera andando a letto con gli amori passati, i coniugi rintracciano scrupolosamente ogni ex per provare a sbloccare qualcosa che è rimasto irrisolto, nel cuore e nelle viscere. Un bastimento di amanti per lei, soltanto tre per lui, è tutto quello che adesso li separa dal desiderio ostinato di avere un figlio insieme. Ma le cose non saranno così semplici e precipiteranno equilibri fino a quel momento perfetti.
Avanza come una commedia romantica il film di Raphäel Balboni e Ann Sirot, coppia belga di La folle vita, trattamento inatteso e originale di un soggetto greve come la demenza semantica. Ma poi diventa un ‘caso politico’ che interroga e prova a districare le tribolazioni dell’amore attraverso un argomento balzano.
Come il loro debutto anche La sindrome degli amori passati è focalizzato su un uomo e una donna che vogliono avere un bambino. A impedirli questa volta è un passato che evidentemente non passa e influenza i fili intricati del desiderio coniugale. La filiazione tra i due film è sottolineata anche dalla presenza di Lucie Debay, attrice belga col vento in poppa. Sostenuto da una falsa aria documentaristica, il film approccia con leggerezza e humour il tema dell’infertilità, battaglia condotta e battuta a colpi di ex, depennati come prodotti dalla lista della spesa.
Al di là delle situazioni comiche generate da una simile impresa, come lo scarto tra l’atteggiamento disinibito di Sandra e l’apprensione di Rémy, il film si concentra sul rapporto tra passato e presente all’interno di una relazione, rinfrescando i codici della commedia romantica e offrendo spunti di riflessione su come amarsi e parlarsi. La sua essenza è il trattamento del dialogo sentimentale, della sua ragione d’essere, delle domande contemporanee che solleva. Ogni incontro diventa un caso di studio, un equilibrio inventivo trovato da altri romantici per mantenere dritta la barra.
Intrigante anche nella forma, La sindrome degli amori passati escogita una maniera singolare di infilarsi nell’alcova dei vecchi amori, coreografando (letteralmente) le scene di sesso, più simbolico che letterale. Girate come intermezzi musicali per minimizzare l’infedeltà di coppia, sono un profluvio di artifici colorati e intervalli onirici, persino surreali, che conferiscono alla commedia un DNA particolare, pop e giocoso.