Se da un lato Giffoni 54 è apparso come un anno magico, dai risultati strabilianti e bilanci positivi dall’altra parte non sono mancate certamente le difficoltà.
Purtroppo a mettersi di traverso sulla realizzazione della nuova edizione del festival c’è stato il Ministro Sangiuliano.
Giffoni ha accolto tantissimi bambini, ragazzi e famiglie che hanno avuto l’occasione di confrontarsi con diversi ministri, eccetto il ministro della Cultura.
La domanda ormai sorge spontanea: quali sono le ragioni del ministro Sangiuliano per il, così rinominato dal direttore, “bando punisci-Giffoni”?
Si tratta di una questione politica che avrebbe dovuto vedere il Sig. Gubitosi taciturno di fronte alle criticità economiche sul trasferimento dei Fondi di Sviluppo e Coesione.
Per la prima volta dopo 54 anni, il Giffoni Film Festival non si sarebbe svolto Sangiuliano non ha nemmeno avuto la decenza di ricevere al MiC il patron del Giffoni Film Festival Claudio Gubitosi. È incredibile l’atteggiamento che il ministro ha tenuto fin qui, mettendo un limite al finanziamento a luglio e andando a danneggiare una eccellenza assoluta nel panorama dei festival non solo italiani ma europei, con una ricaduta enorme sul territorio e non solo. Ma è l’atteggiamento complessivo che sta tenendo il ministero che è incomprensibilmente punitivo. Noi continueremo a sostenere il Giffoni Film Festival e tutto ciò che rappresenta nel panorama culturale italiano”. Così gli esponenti M5s in commissione Cultura Gaetano Amato e Anna Laura Orrico.
mancato anche stavolta tra il fondatore e direttore del Giffoni film festival Claudio Gubitosi e il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano.
Gubitosi è da ieri davanti alla sede del ministero a Roma in attesa di essere ricevuto dal ministro.
Oggi è stato ricevuto? ”Lui è sceso dal ministero, mi ha visto l’ho salutato ed è salito in macchina andando via senza proferire parola”, dice Gubitosi all’ANS
Sangiuliano, spiega Gubitosi, avrebbe solo rallentato un momento per leggere il cartello che ha al collo con su scritto “Ministro Sangiuliano dialoga con Giffoni e restituisci fondi tagliati”, ”poi è andato via senza dire niente”.
Gubitosi è lì da ieri con la richiesta di poter avere un colloquio col ministro in merito al taglio dei fondi al festival campano. “Io non sono uno che protesta, non avrei mai immaginato che alla mia età, a 73 anni, mi sarei ritrovato qui – ha dichiarato ieri all’ANSA – ma io questa la definisco una campagna di civiltà e di buonsenso”. “Cerco da quasi un anno di avere un colloquio con Sangiuliano, mi ha dato quattro o cinque appuntamenti, poi ha sempre disdetto”. Per ora quindi ancora nulla.
Non si esaurisce la coda polemica sul blocco dei Fondi di Sviluppo e Coesione che in particolare in Campania ha fatto registrare contraccolpi durissimi sulla programmazione degli eventi culturali e di spettacolo in estate. Cancellando il cartellone di Estate alla Reggia, nel complesso vanvitelliano di Caserta, e mettendo a rischio persino un evento cult di caratura internazionale come il Giffoni Film Festival, salvato quasi in extremis. Tuttavia, Giffoni ha chiuso anche quest’anno con un bilancio «estremamente positivo», fatto di grandi numeri, «oltre trecento ospiti», «oltre cinquanta registi dei film in concorso, e, ancora, le anteprime, e i tanti, ma veramente tanti progetti sociali dove abbiamo dato spazio ed ascolto a chi nella vita opera e lavora per i ragazzi, con particolare riferimento a chi ha bisogni speciali». È quello tracciato da Claudio Gubitosi, fondatore del Giffoni Film Festival, nella conferenza stampa di chiusura della 54/a edizione, alla Giffoni Multimedia Valley. L’unico Ministero che non accoglie il fondatore di uno dei festival che oltre ha dare lustro all’Italia in generale, da lustro al sud. il motivo reale è quello che Claudio Gubitosi ha mostrato vicinanza al Presidente della Regione Campania De Luca, il primo finanziatore dell’ultima edizione del festival tenuta dal 19 al 28 Luglio 2024.