Gabriele Vacis all’Asilo Filangieri
Proiezione di La paura siCura
31 gennaio – ore 20:30
Venerdì 31 gennaio alle 20.30, all’ex Asilo Filangieri, insieme all’autore la proiezione del nuovo documentario di Gabriele Vacis “La paura siCura”: un giro d’Italia in 6 tappe, da Nord a Sud per raccontare storie di paura e di coraggio in periferia.
Gabriele Vacis sarà protagonista anche del seminario di formazione “Stare”, in compagnia di giovani e giovanissimi, nella mattinata di sabato 1 febbraio.
Organizzazione a cura dell’Associazione Maestri di Strada ONLUS, l’Associazione Trerrote e il Teatro Bellini di Napoli
Venerdì 31 gennaio, dalle ore 20:30, ci sarà un dibattito e la proiezione del documentario “La paura siCura”, diretto da Vacis che racconta e interpreta le paure del presente attraverso la raccolta di storie personali capaci di agganciare sentimenti collettivi e generali.
«La paura non è sempre oggettiva. Tutto quello che non comprendiamo ci fa paura. È il nostro istinto di sopravvivenza che crea la paura. La paura è un sentimento essenziale che ci protegge, ma se supera certi limiti ci invade e ci imprigiona», spiega Vacis.
Un giro d’Italia in 6 tappe, da Nord a Sud, quello del regista Gabriele Vacis, per raccontare storie di paura e di coraggio. Un dialogo intimo con bambini, giovani, adulti, anziani che si fa universale perché riguarda ognuno di noi.
Gabriele Vacis curerà inoltre il laboratorio, che si terrà venerdì pomeriggio e sabato, sempre negli spazi dell’ex Asilo Filangieri rivolto ai giovani del Laboratorio Territoriale delle Arti e agli studenti dell’Istituto “Aldo Moro” di Ponticelli. I
l laboratorio, denominato STARE, è dedicato alla consapevolezza in scena e nel quotidiano e, come dichiara Vacis, «Oggi c’è molta più gente che fa teatro, che danza, di quanta non vada a vederli teatro e danza. Accade quindi che molti artisti non percepiscano più l’azione sociale come un dovere civile o una benevola elargizione. Il coinvolgimento del cittadino, della persona, nel lavoro artistico è ormai la poetica di molti attori, drammaturghi, registi. Grandi registi e grandi attori hanno ispirato queste strade del teatro da più di un secolo. L’arte non è più solo creazione di forme ma anche inclusione».
L’Istituto, diretto da Gabriele Vacis e situato a Torino, sviluppa l’insegnamento dei maestri del teatro del Novecento.
Impiega le pratiche di consapevolezza per imparare ad essere presenti a sé stessi, agli altri, al tempo, allo spazio. Sono attività che riscoprono il corpo, l’equilibrio tra il corpo e la mente.
Il metodo di apprendimento applicato nei laboratori dell’Istituto si fonda sull’esercizio costante della consapevolezza (awareness) e dell’attenzione, tramite la pratica dell’azione fisica, vocale e della narrazione.
Tutto questo avviene all’interno della Schiera, uno strumento articolato di costruzione della propria presenza e un modo di riflettere sullo spazio e sulle relazioni.
La Schiera è lo spazio in cui può avere luogo la possibilità di un movimento funzionale alla situazione o a un contesto collettivo. L’obiettivo primario sarà, comunque, lo sviluppo della relazione: saper stare consapevolmente in relazione con gli altri. In scena come nel quotidiano.
L’iniziativa rientra nel progetto Metamorfosi che è realizzato con il sostegno del MiBACT e SIAE nell’ambito del programma “Per chi crea”. #perchicrea