Lapolveriera è una band indie rock italiana con influenze cantautorali, nata a Verona nel 2019, formata da Giovanni Maragnoli (chitarra, tastiere, voce), Giovanni Magagna (chitarra solista, cori), Michele Fontana (basso) e Riccardo Masenelli (batteria). Nel corso dei primi anni la band apre i concerti di alcuni artisti di riferimento della scena musicale italiana come Omar Pedrini, Paolo Benvegnù, Federico Poggipollini, Pierpaolo Capovilla (Il Teatro degli Orrori), Maestro Pellegrini (Zen Circus), Giorgio Ciccarelli (Afterhours), Clan Destino, Gigi Cavalli Cocchi, Modena City Ramblers, Gem Boy, Meganoidi, L’Associazione, Vince Pastano & The Noisebreakers, Dead Visions (Francesco Mandelli), Cyborg Zero (The Cyborgs), Tricarico, Cristiano Godano, Marlene Kuntz, Skabomber, ed anche ad alcuni artisti internazionali quali Jiro Okabe (CJ Ramone, Richie Ramone), Alex Kane (Enuff’Z’Nuff, Life, Sex & Death, Antiproduct) e Jamie Oliver (Ultrabomb, U.K. Subs).
Nel corso del 2022 vengono prodotti e pubblicati i primi tre singoli della band (Radici, Ego, Cemento Rosso), con la produzione artistica di Omar Pedrini. Il 5 maggio 2023 è uscito il disco completo della band intitolato “TEMPI MODERNI”, composto da 9 brani originali ed edito da Baldoria/Maninalto!, disponibile anche in copia fisica. Oltre ai tre singoli prodotti da Omar Pedrini, la title track del disco “Tempi moderni” vede un featuring con Federico Poggipollini alla chitarra elettrica e alla voce.
Qual è il significato dietro il titolo “La guerra è finita (bootleg)”?
“La guerra è finita” racconta due immagini contrapposte: da un lato, quelle persone che hanno mollato, che hanno trovato una scusa o un motivo per non rincorrere i propri sogni. Dall’altro l’immagine di tutte le persone che si danno da fare, che si affaccendano per raggiungere il proprio sogno, il proprio obiettivo, sapendo che il percorso che le porta verso quella direzione costa fatica e inevitabilmente espone le loro debolezze. Ciononostante, perseverano. E il ritornello che si canticchiano, che suona come un augurio, è che “la guerra finisca, prima o poi!” inteso come: “presto o tardi tutte le nostre fatiche avranno un risultato, e saremo contenti se non avremo lasciato nulla di intentato per raggiungere il nostro sogno”.
Come è nata l’idea per questo singolo?
Le nostre canzoni nascono tutte da “immagini” che cerchiamo di rendere in parole e suoni. “La guerra è finita” è nata dopo aver visto amici cambiare vita (figli, amori complicati, casa, mutuo, lavoro) senza dimenticarsi dei propri sogni. E questo abbiamo cerato di riprodurre. Un grido di incoraggiamento che ciascuno si dovrebbe fare: “daje duro, che prima o poi le cose migliorano!”
Come gestite il processo creativo in gruppo? Avete un leader o collaborate tutti insieme?
Il processo creativo è una indefinibile cosa fluida, che di volta in volta cambia, almeno per Lapolveriera. Ciò che abbiamo visto funzionare, se facciamo una riduzione ai minimi termini, è l’arrivare in studio con un’idea che, per quanto abbozzata, deve necessariamente avere un inizio e una fine. Suonarci sopra qualche decina di volte, ogni volta riascoltarsi e capire cosa aggiungere e cosa tenere. E poi sentire l’insieme, valorizzare l’idea che sta dietro al brano, uscire dai propri pregiudizi musicali e sperimentare. Le idee vengono spesso dal nostro cantante, ma il processo di raffinamento/produzione/sperimentazione coinvolge tutti profondamente.
Come bilanciate le vostre vite personali con gli impegni della band?
Malissimo, come qualsiasi musicista! Sperando che un domani qualcuno inventi le giornate da 40 ore, cerchiamo di bilanciare al meglio trovando il migliore compromesso tra lavoro, band, famiglia, tempo per sé ed un minimo di sonno (che spesso viene compresso sotto i minimi legali).
Qual è la cosa più preziosa che avete imparato l’uno dall’altro come membri della band?
Che siamo tutti umani, che le cose belle si fanno insieme. Che anche se a volte siamo sfiniti ci vuole molta volontà per applicarsi nella musica. E che ci vuole pazienza e un pizzico di fiducia nel processo, anche quando non va come vorremmo.