SULPEZZO.it
post

Ivan Cotroneo a Giffoni 54 emoziona il mondo

Ivan Cotroneo e Vittoria Schisano arrivano al Giffoni Film Festival, forti del successo della serie Netflix,
prodotta da Banijay Studios Italy, La vita che volevi, scritta con Monica Rametta e diretta dallo stesso
Cotroneo, per incontrare i giffoner dei workshop +18, in sala verde. Un incontro brillante e profondamente
stimolante per i ragazzi e le ragazze di #Giffoni54. Al centro del dibattito, ovviamente, la serie tv che pone
sotto la lente d’ingrandimento un confronto tra maschile e femminile, sgretolando tutti gli stereotipi di
genere e, attraverso la forza di un sentimento universale come l’amore, fotografare la società odierna, in
continua evoluzione.
Prima volta a Giffoni per Vittoria Schisano, che nella serie interpreta il ruolo di Gloria, una donna
transgender che si scopre genitore di un ragazzo di 15 anni. Non sono mancate le curiosità poste a cuore
aperto da parte dei partecipanti al workshop +18, a cui l’attrice non s’è sottratta, regalando alla platea
momenti di riflessione e di profonda intimità: “Un personaggio pubblico ha un dovere morale verso chi
l’ascolta, nelle interviste e non solo. Nel tempo mi sono raccontata, anche con immaturità, poi ho deciso di
emanciparmi dalla mia storia, che non significa rinnegarla. Sono Vittoria Schisano e sì, ho fatto un percorso
transgender, ma sono anche una moglie, una figlia, tante cose. Dobbiamo imparare a dare un peso alle
parole e dobbiamo capirlo per primi noi adulti, altrimenti come si può pretendere che i giovani non seguano
lo stesso esempio? A voi dico di insegnare agli adulti quell’educazione che vi appartiene, perché il vero
pregiudizio appartiene agli adulti e non ai giovani”.
Con i giffoner, Vittoria Schisano ha avuto l’occasione di ripercorrere alcune fasi della sua vita e questa
nuova esperienza sul set, che ha rappresentato un’importante pedina nel suo percorso artistico: “Sono nata
in una famiglia semplice e sin da quando avevo quattro anni ho sempre saputo, dentro me, di essere
Vittoria. La mia adolescenza non è stata semplice, ma la prima vittima del pregiudizio sono sempre stata io.
Avevo paura di essere ciò che sentivo di essere, non avevo rispetto per me stessa. Nel cinema, nella
televisione, non c’erano delle rappresentazioni che mi facessero sentire a mio agio con me stessa ed è per
questo che sono fiera di questa serie, anche grazie ai messaggi che mi stanno arrivando da parte di
genitori che riescono a capire davvero, attraverso gli insegnamenti de ‘La vita che volevi’, chi sono i loro
figli”.
“Giffoni è un posto unico al mondo e sono sempre grato di venire qui. È la ‘comunità’ che si crea a Giffoni la
vera magia” afferma con emozione Ivan Cotroneo, di ritorno al Festival, che considera ormai una seconda
casa. A lui le domande più tecniche, sul mondo della cinematografia e cosa si nasconde dietro la
realizzazione di un’opera, da parte dei partecipanti al workshop: “Chi racconta storie, come ho intuito
all’inizio del mio percorso, ha una responsabilità nei confronti dei personaggi che racconta perché questi
influiscono sul mondo. Non bisogna cadere nei cliché o nel ‘tokenismo’, non è così che si racconta un
personaggio. Chi lo dirige ha la responsabilità civile e politica della sua rappresentazione”.
In tanti chiedono a gran voce una seconda stagione della fortunata serie Netflix. Tale richiesta è passata
anche per Giffoni, ma su questo Cotroneo ha mantenuto il riserbo: “’La vita che volevi’ nasce come limited
series. Sono dell’idea che le storie non vadano spremute, ma se dovesse arrivare l’idea per una storia
altrettanto forte come quella raccontata nella prima stagione, allora penseremo alla sua realizzazione” e

2
aggiunge: “Di certo questa storia crea un precedente, sia nella narrazione di questo tema che nel
protagonismo di Vittoria Schisano, di cui mi auguro sia stata sdoganata la capacità di essere una
protagonista femminile.

Ivan Cotroneo nasce a Napoli il 21 febbraio del 1968 sotto il segno zodiacale dei Pesci. Coltiva fin da piccolo la passione per il cinema e la musica. Dopo aver trascorso un’ infanzia ed adolescenza tranquilla, si iscrive alla facoltà di giurisprudenza. Tuttavia non riesce a far tacere la sua vera natura d’artista ed abbandonati gli studi si trasferisce a Roma.

Nella capitale d’Italia Ivan accresce e impara a valorizzare le proprie capacità e nel 1992 si diploma in sceneggiatura presso il Centro Sperimentale di Cinematografia. Le prime esperienze nel mondo del cinema le ha grazie al regista Pappi Corsicato che affida a Cotroneo la scrittura dell’episodio La stirpe di lana incluso nel film I vesuviani. Dopo questa prima esperienza, si occupa della sceneggiatura del lungometraggio Chimera per poi dedicarsi nel ‘99 alla scrittura de Il piccolo libro della rabbia edito da Bompiani.

Da Mine Vaganti a Una grande Famiglia

Ivan continua l’attività di sceneggiatore per pellicole e serie di successo come La prima linea, Io sono l’amore Mine Vaganti. La grande passione per il cinema è indissolubilmente legata alla scrittura ed infatti nel 2010 pubblica il suo quarto romanzo Un bacio, gestisce un laboratorio artistico al Dams e collabora con le riviste Max Rolling Stone.

Cotroneo si cimenta poi anche nel mondo della musica scrivendo il brano Senza regole per la cantante Syria. Il debutto alla regia cinematografica avviene con La kryptonite nella borsa, basato proprio sul suo omonimo romanzo. Nel 2012 la serie Una grande famiglia ideata da Cotroneo debutta su rai 1 e l’anno successivo scrive la sceneggiatura del film Viaggio da sola che ottiene anche una candidatura ai David di Donatello.

Ivan Cotroneo: gli ultimi lavori e La Compagnia del cigno

Nel frattempo Ivan è anche autore della web series Una mamma imperfetta e partecipa alla scrittura della fiction Un’altra vita che ottiene un grandissimo successo. Negli ultimi anni si è occupato di film e serie tv molto amate dal pubblico a casa come Un bacio, Io e lei ed È arrivata la felicità.

Il 2016 è l’anno di Stasera casa Mika e il 2017 quello di Sirene. C’è grande attesa per La Compagnia del cigno, ultimo lavoro di Cotroneo. La fiction composta da un cast eccezionale sembra avere tutte le carte in regola per conquistare i telespettatori.

Related posts

Social World Film Festival 2024: da Netflix arrivano la madrina Begoña Vargas (“Berlino”) e Itzan Escamilla (“Élite”)

Redazione

Il fine: il primo singolo è “Oblio”

Cirillo

“Favole e Leggende della Campania”, finalmente un libro e una app dedicati

Renato Aiello

Lascia un commento