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Esercitazione Campi Flegrei, coordinamento tra i tecnici per garantire vie di fuga

In occasione dell’esercitazione ExE Campi Flegrei 2024, organizzata per simulare le attività di prevenzione e gestione delle emergenze vulcaniche nell’area flegrea, la Struttura Tecnica Nazionale (STN) ha svolto un ruolo centrale. La STN, braccio operativo degli ordini professionali italiani per le situazioni di emergenza, si è avvalsa del contributo degli Ordini degli Architetti, degli Ingegneri, dei Geometri di Napoli e dei Geologi della Campania, dimostrando l’importanza di una collaborazione interdisciplinare nell’affrontare le criticità legate a fenomeni naturali complessi.

Tra i principali protagonisti dell’evento, il Coordinamento Operativo Regionale (COR) della Campania, con la partecipazione di figure chiave come l’architetto Antonio Cerbone, l’ingegner Marco Carrozza, il geometra Massimiliano Scaffidi e il geologo Vincenzo Testa, ha fornito un contributo decisivo nelle operazioni di valutazione del rischio. A loro si è unito l’ingegner Edoardo Pace, membro della Struttura Operativa Territoriale di Napoli, confermando l’efficacia di un approccio sinergico e organizzato tra professionisti di diverse discipline.

Sul campo, la squadra operativa ha visto l’impegno diretto di altri esperti altamente qualificati: l’architetto Dora Benino, l’ingegner Ada Miniri, il geometra Silvio Mele e il geologo Vincenzo Esposito. Questi professionisti si sono dedicati in particolare alla compilazione della scheda ITER, uno strumento innovativo introdotto durante l’esercitazione. La scheda ITER rappresenta una novità nel panorama delle procedure di emergenza: essa consente la verifica speditiva dello stato degli edifici situati lungo le vie d’esodo in caso di emergenza vulcanica. Tale strumento è fondamentale per garantire che eventuali danni provocati da scosse sismiche antecedenti l’eruzione non compromettano l’evacuazione sicura delle popolazioni dai centri abitati.

Il lavoro svolto da questi tecnici si è concentrato su un aspetto cruciale: la valutazione rapida delle strutture che, in caso di lievi scosse sismiche precedenti all’eruzione vulcanica, potrebbero subire danni tali da ostacolare la corretta evacuazione dei cittadini. In tale contesto, la scheda ITER permette di individuare in tempi brevi gli edifici potenzialmente pericolosi e di pianificare in modo efficace eventuali interventi di messa in sicurezza o sgombero preventivo.

“L’esercitazione ExE Campi Flegrei 2024 ha messo in luce non solo l’importanza della prevenzione e della pianificazione nella gestione dei rischi vulcanici e sismici, ma anche il valore del lavoro di squadra tra architetti, ingegneri, geometri e geologi. La loro preparazione tecnica e la capacità di operare in situazioni complesse hanno dimostrato ancora una volta come la sinergia tra i diversi settori professionali sia essenziale per garantire la sicurezza e il benessere della popolazione – ha affermato l’architetto Cerbone, coordinatore regionale del COR (Coordinamento operativo regionale) – Un ringraziamento speciale va a tutti i professionisti coinvolti, che con il loro impegno e la loro competenza hanno contribuito al successo dell’esercitazione, ponendo le basi per una sempre maggiore efficienza nella gestione delle emergenze in un contesto delicato come quello dei Campi Flegrei”.

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