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cronaca

Ennesimo caso di malasanità

Enrico Coscioni è stato sospeso dall’incarico di presidente dell’Agenas, l’agenzia nazionale pe i servizi sanitari regionali.
La decisione della presidenza del Consiglio dei Ministri, arrivata prima della pronuncia dei giudici del tribunale del Riesame di Salerno, è stata motivata dai fatti addebitati “di tale gravità da avere indubbi riflessi anche sull’incarico svolto dallo stesso quale presidente dell’Agenas”.
Il cardiochirurgo salernitano era stato già sospeso dai giudici per un anno dalla professione medica (è direttore dell’Unita’ di Cardiochirurgia dell’ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno) con l’accusa di aver dimenticato una garza nel torace di un paziente durante un intervento. Il paziente è morto.

Enrico Coscioni è stato sospeso dall’incarico di presidente dell’Agenas, l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali. A deciderlo è stato la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, su proposta del ministro della Salute, Orazio Schuillaci; nelle scorse settimane Coscioni, cardiochirurgo molto vicino a Vincenzo De Luca, era stato sospeso per un anno dalla professione medica con l’accusa di avere dimenticato una garza nel torace di un paziente durante un intervento. La decisione di Giorgia Meloni è arrivata ancor prima che i giudici del Tribunale del Riesame di Salerno decidessero sull’appello presentato dalla Procura (l’udienza si è tenuta lunedì scorso e il collegio si è riservato) proprio sulla circostanza che il gip, nel decidere l’interdizione del cardiochirurgo per un anno dall’esercizio della professione medica, aveva respinto la richiesta di sospensione da presidente dell’ente pubblico ed organo tecnico scientifico. Il giudice, infatti, aveva ritenuto che non ci fosse il pericolo di inquinamento probatorio nello svolgere il ruolo di presidente dell’ente (a differenza di quanto sostenuto dalla Procura che, per questo motivo, ha fatto appello). Ma per la presidenza del Consiglio dei ministri, i fatti addebitati al professor Coscioni nell’esercizio della professione medica sono «di tale gravità da avere indubbi riflessi anche sull’incarico svolto dallo stesso quale presidente dell’Agenas».

«Esattamente come avevamo richiesto all’indomani delle gravi accuse formulate dalla Procura di Salerno, l’Agenas ha sospeso Enrico Coscioni, segno evidente della gravità della situazione – ha detto il vicepresidente di Noi Moderati alla Camera dei Deputati, Pino Bicchielli – Accuse troppo gravi per permettere al fedelissimo di De Luca di restare a capo di un ente così importante, il nostro plauso al ministro Schillaci e al premier Giorgia Meloni per aver firmato il provvedimento – ha aggiunto Bicchielli – Attendiamo il Riesame, certi di aver intrapreso ancora una volta la strada del buon governo, a tutela della sanità pubblica e del diritto alla salute di ciascun cittadino». Sulla vicenda è intervenuto anche il consigliere regionale della Lega Aurelio Tommasetti: «Sia chiaro che per me vale sempre il principio della presunzione d’innocenza. D’altra parte avevo già detto però che, vista la gravità delle accuse, il buon senso avrebbe suggerito il passo indietro del professionista salernitano e, in mancanza, sarebbe stato necessario lo stop all’incarico presso l’Agenas». Fonte ANSA.

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