Un magnifico animale da palcoscenico cattura il pubblico del TAN
Interpretare un monologo è cosa complessa, occorre una considerevole forza fisica più che mentale. Un fisico capace di sopportare ore ed ore di prove estenuanti, un fisico diretto da una mente sopraffina, capace di tenere a mente un testo, quasi sempre complesso e ricco di insidie.
Insidie spesso difficili da tramutare in arte.
Per dare vita ad un monologo un attore deve essere necessariamente istrionico, energico, adorabile e strafottente. In poche parole: un animale da palcoscenico, capace di catturare la platea e di non permettere mai a nessun spettatore di annoiarsi.
Nemmeno per un secondo.
Antonio Perna incarna appieno tutte le caratteristiche sopra citate, il suo talento ha incantato e soprattutto ha divertito il pubblico della Teatro Area Nord: riferimento socio-culturale dell’intera area settentrionale partenopea.
Come una bestia! Liberamente tratto da Sei una bestia Viskovitz! di Alessandro Boffa, regala al pubblico un Antonio Perna insuperabile ed adorabile, magistralmente diretto dal maestro Orazio De Rosa, capace di mettere in scena un crogiuolo di affascinanti “uomini animali”.
Una mastodontica interpretazione che racconta la condizione umana utilizzando una metamorfosi fatta di maschere difficili da dimenticare.
Maschere che rappresentano quelle facce che vediamo tutti i giorni e che affondano nel “letame esistenziale” la loro essenza, senza vergognarsene.
Se Orazio De Rosa, anima della Baracca dei Buffoni è ormai un conclamato artista internazionale, Antonio Perna si conferma uno dei cinque migliori under 35 del palcoscenico partenopeo, e non solo.
Un giovane ricco di talento che ha iniziato a fare affezionare i suo spettatori già tanto tempo fa, quando da adolescente calcava palcoscenici meno prestigiosi ma avidi di artisti brillanti.
Un artista che non ha mai smesso di innovarsi e migliorarsi, in eterno viaggio verso nuove frontiere dello spettacolo: radio, teatro e arte di strada.
Elementi che lo rendono un indiscusso fuoriclasse.
Lo spettacolo fa parte della rassegna Nomi Cose Teatri ideata dall’ associazione Morks, in collaborazione con alcune compagnie ed esercizi teatrali della Campania.
La rassegna è il cardine del progetto NCT (acronimo di Nuovo Circuito Teatrale) coordinamento campano finalizzato alla circuitazione teatrale sul territorio regionale con particolare attenzione alla valorizzazione delle compagnie emergenti e degli spazi medio-piccoli.