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“A GIFFONI CI SENTIAMO A CASA NOSTRA” UNICEF ITALIA FESTEGGIA IL SUO CINQUANTESIMO COMPLEANNO A GIFFONI #54

UNICEF Italia compie 50 anni e decide di festeggiarli a Giffoni #54, il luogo dove, dichiara il Direttore
Generale Paolo Rozera, « ci sentiamo a casa nostra ». UNICEF Italia condivide con Giffoni una comunione di
intenti e valori, come la tutela dei bambini e il desiderio di accorciare le distanze.
Per la speciale occasione viene proiettato in anteprima a Giffoni il film SHOES, scritto e diretto da Giuseppe
Carrieri con il sostegno dell’UNICEF Italia. Due ragazzi vivono, o meglio sopravvivono a Kibera, a Nairobi in
Kenya rivendendo rifiuti recuperati da una delle più grandi discariche dell’Africa.
K. e Peter condividono tutto, fanno affidamento l’uno sull’altro, sono come fratelli. K desidera regalare delle
scarpe a Peter che rappresentano il loro eroe Spiderman, queste scarpe si ammantano però di un valore
magico e del sogno di poter far camminare Peter da sempre costretto su una sedie a rotelle.
Il film, una produzione Natia Docufilm con il sostegno dell’UNICEF Italia, è uno spaccato di una realtà che
difficilmente si riesce persino a immaginare. È la storia di un’amicizia, racconta il regista Giuseppe Carrieri,
che sprona a riscoprire il potere dell’immaginazione, il vero superpotere dei due bambini, e il Festival è
l’occasione perfetta per presentarlo al pubblico poiché « Giffoni è un grandissimo laboratorio di fantasia ».
Il direttore della fotografia, Andrea Longhin, rivela la difficoltà nel ritrarre quei luoghi e la speculare facilità
nel lavorare invece con i due talentuosi attori, Joseph Odhiambo e Joris Omwamba. La fotografia risulta
così molto naturale e associa un mondo cupo, dominato dalla montagna dei rifiuti, alla poetica luminosità
delle scarpe.
In due appuntamenti i giurati hanno la possibilità di vedere l’emozionante film.
In Sala Truffaut è presente l’ospite d’onore di questa giornata, la Goodwill Ambassador dell’UNICEF
Italia Alessandra Mastronardi. L’attrice racconta il suo lungo rapporto con UNIFEC Italia (nato già da
quando era ragazza) com’è diventata ambasciatrice e quali sono state le esperienze che maggiormente
l’hanno segnata. È il periodo trascorso a Kabul che più di tutti le è rimasto dentro, soprattutto a toccarla
sono stati gli occhi dei bambini in cui si intravedeva una voglia di vivere sorprendente. Accompagnata da
Paolo Rozera, spiega il ruolo di UNICEF Italia e i giurati in sala, colpiti dal valore delle missioni umanitarie,
iniziano a progettare il loro coinvolgimento nelle attività future di UNICEF.
In Sala blu gli Impact hanno, invece, il privilegio di incontrare Lucio Melandri Emergency Coordinator di
UNICEF. Melandri li mette in guardia sul rischio di abituarsi a ciò che di terribile che succede poco lontano
da loro e anche questo è uno dei nodi nevralgici di SHOES, il domandarsi come si potrebbe agire in una
situazione come quella, il non restare indifferenti. Afferma Melardi  « la nostra generazione ci ha provato,
oggi il nostro ruolo è quello di essere di supporto ai giovani », insomma il futuro. Nell’incontro con i giuror la Mastronardi  dice che per lei un film è la finestra sul mondo e che le emozioni che  i film suscitano sono le parole che  ogni film sussurra al cuore. Non ogni film ci piace, come non ogni film lo riteniamo brutto, ma ogni film ci segna lasciandoci qualcosa dentro.  Ognuno di noi che vuole collaborare con UNIFEF può farlo a vari livelli e non importa l’età per fare il volontario, la volontà di un uomo muove il mondo.

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